Come cucinare pesce al barbecue
Come cucinare pesce al barbecue
Uno dei migliori modi per gustarsi al meglio il pesce è sicuramente quello di cuocerlo al barbecue con questo articolo capiremo dei trucchi su come cucinare pesce al barbecue: specialmente se appena pescato, che si tratti di salmone, tonno, pesce spada, sgombro, ricciola, spigola, orata e pesci grossi in generale, il pesce cucinato in questo modo è una vera goduria per il palato, oltre a rappresentare un’ottima situazione da creare per cene con amici o parenti, specie se effettuate in luogi spaziosi.
Cucinare però non è semplice come sembrerebbe, fase preliminare e di preparazione alla cottura in testa: molti infatti commettono il banale errore di alimentare troppo il fuoco, avendo come risultato soltanto quello di bruciare il pesce, cuocendolo in superficie e lasciandolo crudo però all’interno, rendendolo praticamente poco appetibile se non immangiabile, anche perchè di per se la brace ha un calore piuttosto aggressivo, corposo, che se non regolato e dosato è inutile.
E’ importante infatti che la vasca dove viene poggiato il pesce sia ad una distanza di almeno 15-16 centimetri dalla brace, mentre non minore di 12 centimetri in caso di pesce di piccola stazza: a tal proposito esistono vasche di appoggio regolabili direttamente col barbecue , oppure in maniera molto più artigianale, si possono utilizzare dei mattoni per creare il giusto spessore.La pulizia delle squame del pesce è consigliabile effettuarla a cottura avvenuta: infatti rappresenta un vero e proprio indicatore di cottura. Quando infatti le squame del pesce ad avvenuta cottura si elimininano facilmente, vuol dire che è ben cotto e pronto per esser gustato. Diversamente quando le squame restano attaccate, significa che il pesce è stato o cotto troppo, quindi si è seccato, e non viene più via, oppure troppo poco, visto che la carne è ancora viva e diviene difficile staccarla.
La preparazione su come cucinare pesce al barbecue va fatta anche sull’oggetto da cuocere. Essenziale in tal senso risulta essere l’untura del pesce con olio extra vergine di oliva prima della cottura, senza però esagerare con il quantitativo, in quanto l’oio cadendo sulla brace creata dai carboni, potrebbe crear delle piccole fiamme che altro non fanno che bruciarne la pelle. Qualora si vuole cucinare dei filetti, basterà farli marinare per un oretta masimo in un composto con olio extra vergine di oliva, limone e un pizzico di pepe, prima di metterli sul barbecue. Per i molluschi invece è neccessario solo una spennellata di olio e poi saranno pronti per la cottura.
Per quanto riguarda i crostacei, a discapito della dura corazza esterna, hanno una carne davvero morbida e dolce da gustare, che va cotta con delicatezza sulla brace e sempre alla distanza precedentemente descritta, circa 15 cm. Piccolo consiglio, ponete sulla griglia un foglio di alluminio, cosi da attutire e spargere il calore ed evitare che i crostacei si attacchino alla stessa.Prima di cuocerli, la fase preliminare da fare con cura è preparare in un recipiente separato un’emulsione con pepe, sale, olio e succo di limone, irrorando i vostri crostacei, dopo averli lavati con acqua fredda, con questo composto, lasciandoli poi circa una mezz’oretta a riposo. A questo punto il più è fatto, non vi resterà che provvedere a grigliarli, ma non più di 6-7 minuti, facendo attenzione a farli cuocere omogeneamente e girandoli ogni minuto.